• Expo 2015 – Lavori in corso…dalle parole ai fatti

    Questa settimana i lavori in corso non “raccontano” eventi o note provenienti dai luoghi dove expo sta progressivamente crescendo, ma “raccontano” un accadimento voluto nel territorio: il Convegno sulla “Alimentazione identitaria per la valorizzazione del territorio trentino”tenutosi presso la Camera di Commercio il giorno 10 dicembre, promosso dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale (DSRS) della Università degli Studi di Trento componeva come sottotitolo l’interrogativo : “Quale strategia per expo 2015 e per il futuro?.

     

    Non è facile riferire dei numerosi, approfonditi e complessi temi trattati, per cui scelgo la strada “giornalistica” trasferendo le mie personali percezioni e la cronaca in sintesi.

    La presentazione in apertura del Segretario Generale della Camera di Commercio Mauro Leveghi, a parte il benvenuto, ha trasferito ai presenti in modo pragmatico, sereno e puntuale la strategia del Trentino (e della Camera di Commercio) riguardo l’expo: valorizzare in quella sede l’immagine del territorio caratterizzata da “ambiente” “sostenibilità” e “qualità”. Prodotti, servizi e territorio quindi saranno veicolati in questa logica di fondo per rafforzare e divulgare le valenze riconosciute .

    La regia e gli obiettivi dei relatori hanno perseguito il trasferimento del significato di expo nei suoi contenuti progettuali ed espositivi, l’approfondimento del concetto, l’approfondimento scientifico e la centralità del cibo come tema prioritario politico e culturale per garantire il futuro del pianeta.

    Andrea Mascaretti “Presidente del Comitato Scientifico del Salone Internazionale della Ricerca, Innovazione e Sicurezza alimentare Expo 2015”, intervenuto per primo, ha ripercorso con metodo, chiarezza e contenuti di alta organizzazione la conquista della Sede di Milano come luogo deputato all’Expo2015, ricordando che ciò avviene dopo 100 anni e più (1906) e che costituisce una grande“vetrina” del 95% della popolazione mondiale nel rappresentare da parte di ciascun Paese la propria storia ed identità alimentare, il proprio presente ed i pensieri sul futuro. Un confronto globale su un tema comune “la ricerca della strada giusta per sfamare il mondo in modo sostenibile”.

    La prof.ssa Paola Palestini, biochimica, dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca ha illustrato scientificamente e tecnicamente il “cibo” nelle caratteristiche Yin and Yang sensibilizzando sulla problematica legata alle reazioni del nostro corpo in rapporto all’alimentazione.

    La dottoressa Amina Ciampella “Presidente dell’ordine dei tecnologi alimentari di Lombardia e Liguria” ha completato l’approfondimento del “Cibo” nei suoi aspetti materiali ed immateriali ad integrazione del contenuto chimico e molecolare, pacata, serena e rassicurante ha fatto sentire che le scelte sulla qualità vanno intese non solo nel contenuto, ma anche nel percepito.

    Una terza faccia del cubo costruito dai relatori per approfondire il “Cibo” è stata riempita di contenuti dal Responsabile Dipartimento Salute e Nutrizione della Università di Lugano Alfredo Vannotti che, con un approccio entusiastico e “missionario” ha trattato con grande passionalità il tema della malnutrizione e la fragilità nutrizionale con i relativi progetti formativi per rimuovere i problemi.

    La parte del Convegno dedicata alla “memoria” che costituisce la base per il futuro è stata rappresentata da Pietro Nervi – “Presidente dell’Associazione Cervati” di Trento, molto professionale e contenutistico sul percorso di un sistema economia-ambiente caratterizzato dall’azienda fondiaria.

    Marta Villa “Presidente del Club Unesco di Trento”, romantica e recitativa ha coinvolto gli uditori in modo carezzevole riportando la storia del cibo, le tradizioni del Trentino dal XVIII secolo con il caso del ricettario Todeschi.

    A sostegno della storia Antonia Marzani “Presidente Antiche Dimore del Trentino Alto-Adige”con toni nostalgici e nobiliari ha narrato i ricettari della propria famiglia e Agostino Contò -direttore della Biblioteca Civica di Verona-, pacatamente e ordinatamente ha trasferito i ricettari reperiti nelle vecchie case della famiglia Fiumi in Trentino.

    Di particolare intensità è risultato poi l’intervento da Maria Luisa Caldognetto, dell’Università di Treviri (Germania), “Responsabile del Centro Documentazione delle Migrazioni Umane di Dudelange – Lussemburgo” che con accenti nostalgici ha ricordato l’emigrazione aulica ed eroica di fine 800-primi 900, ha fattofacendo comprendere che le migrazioni traslano le tradizioni“alimentari” e non “traducendole” nelle realtà ambientali d’arrivo, portando con dovizia di ricordi fotografici e documentali il caso dei migranti in Lussemburgo (Italiani, anche Trentini) nella fase delle miniere.

    Si colloca in questo aspetto del Convegno un interessante intervento di uno laureato psicologo originario della Guinea Bissau che ha evidenziato, appunto, le dinamiche riguardo il cibo “etnico” in atto in Italia.

    La chiusura è stata gestita da Fabio Gabrielli, filosofo incisivo e penetrante (quasi aggressivo) nel dimostrare che il “Nutrimento” è la base della vita sul piano sia antropologico che relazionale.

    Nella sostanza credo di poter affermare che il team dei relatori ha voluto ed è riuscito ad ampliare le conoscenze per una più significativa fruizione di quanto l’expo rappresenterà nei suoi padiglioni.

    Chi ha potuto partecipare ha nel cuore e nella mente la valorizzazione del significato del Cibo e della responsabilità umana e politica nella ricerca di soluzioni per stili di vita sostenibili.

    Il filo conduttore fondamentale, perno centrale del team mi è parsa, senza dubbi, la professoressaGrandi cui tutti i relatori hanno fatto riferimento in termini di coordinamento e legante. I Suoi interventi di rappresentazione del quadro complessivo del Progetto/Convegno, da leader ed aristocratica studiosa, hanno dato sostegno e contenuto all’iniziativa e rafforzato l’evidente compattezza del Gruppo dei relatori nella Loro interdisciplinarietà.

    L’accoglienza ed il sostegno della Camera di Commercio sul piano umano e dei servizi di supporto ha confermato le parole del Segretario Generale costituendo un elemento ambientale di qualità, sostenibilità e di serena convivialità sia nella cena della vigilia che nel pranzo del giorno del Convegno nella splendida cornice di Palazzo Roccabruna.

    Sperando di essere riuscito a far vivere in qualche misura una esperienza decisamente significativa nei contenuti e nelle competenze espresse rimando alle prossime settimane per argomenti meno impegnativi e più “leggeri”.